In questo approfondimento vedremo più nel dettaglio aspetti importanti delle fasi pre e post intervento nel trapianto di capelli. Questo permetterà ai pazienti di comprendere le fasi e le indicazioni da seguire anche prima del consulto pre-intervento. Dopo aver completato gli esami e verificato che tutto sia in ordine, eliminando le controindicazioni, si può procedere con l’intervento.
Il giorno prima dell’intervento il paziente inizia una leggera terapia antibiotica per prevenire anche il minimo rischio di infezioni. È importante che il giorno dell’intervento il paziente venga a digiuno e assuma l’antibiotico anche la mattina stessa. Solitamente, vengono somministrati antibiotici come la Claritromicina o l’Amoxicillina con acido clavulanico per 5 giorni totali.
Il paziente dovrebbe indossare abiti comodi in modo da potersi adagiare sul lettino per 5-6 ore o più. È preferibile che indossi un indumento apribile sul davanti in maniera tale che la sera può toglierlo con estrema facilità senza doverlo sfilare dalla testa col rischio di toccare o sfregare la zona trapiantata. Durante l’intervento, il paziente rimane digiuno, ma occasionalmente può assumere acqua e zucchero se necessario. Alla fine dell’intervento, viene dato un pasto leggero per riempire lo stomaco dopo le ore di digiuno.
È raro che il paziente senta il bisogno di assumere antidolorifici il giorno dell’intervento. Talvolta consigliamo l’assunzione di una Tachipirina prima di andare a dormire, soprattutto per favorire un riposo notturno tranquillo. È davvero insolito riscontrare fastidi o dolori significativi in questa fase.
Il giorno dopo l’intervento, il paziente continua con l’antibiotico e inizia a prendere un protettore gastrico come l’omeprazolo. Si introduce anche un po’ di cortisone per prevenire l’infiammazione e il gonfiore, favorendo il distacco delle unità follicolari. Prodotti idratanti vengono spruzzati sulle zone trapiantate per facilitare il distacco delle crosticine.
Il cortisone viene utilizzato per 6 giorni, mentre l’antibiotico per 5 giorni. Il paziente può rimuovere la fascia dalla zona donatrice dopo due giorni e fare uno shampoo leggero due giorni dopo l’intervento. Nel processo di recupero, il paziente continua a spruzzare acqua e olio sulla zona trapiantata.
La fase di recupero non comporta una vera e propria convalescenza clinica; teoricamente, il paziente potrebbe riprendere le attività quotidiane come lavorare, fare la spesa o fare una passeggiata già il giorno successivo. Tuttavia, il punto critico è la convalescenza sociale, poiché durante l’intervento abbiamo rasato completamente i capelli, lasciando numerosi puntini rossi che si sono trasformati in crosticine, diverse migliaia, rendendo ovvio che il paziente, se esposto a una socializzazione completa, potrebbe riscontrare problemi di privacy.
È importante notare che il cappellino può essere indossato fin dal giorno dell’intervento. Solitamente, consigliamo l’utilizzo di un cappellino da baseball leggermente bombato per evitare pressioni sugli innesti. Dopo 2-3 giorni, è possibile passare a una cuffietta di lana ampia e confortevole. Pertanto, se l’attività lavorativa del paziente consente l’uso del cappello, potrebbe essere opportuno prendersi un paio di giorni di riposo e tranquillità prima di poter tornare al lavoro.
Tuttavia se sul lavoro non è possibile indossare un cappello sarà necessario prendersi almeno una decina di giorni di ferie, talvolta anche due settimane. La caduta delle crosticine segna il completo ritorno alla normalità, indicando che la cute si è ripulita e il paziente può riprendere completamente la sua vita normale.
Sia nel giorno dell’intervento che nei giorni successivi il paziente deve essere particolarmente attento a due aspetti fondamentali: evitare di urtare o sfregare la zona trattata, poiché ciò potrebbe danneggiare meccanicamente le unità follicolari, e prestare attenzione a non esporsi a fonti di calore molto elevate, come nel caso di chi lavora in cucina ad esempio, quando è consigliabile prendersi 10 giorni o due settimane di ferie per evitare danni potenziali.
Seguendo queste indicazioni e con buon senso, il paziente può superare facilmente questo periodo post-operatorio.
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