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Caduta capelli: cause e rimedi

Cause, prevenzione e rimedi della caduta dei capelli

Il Dott. Donato Zizi, direttore sanitario di Hair Clinic Biorigeneral, centro medico altamente specializzato in tricologia e trapianto capelli, ci spiega tutti gli aspetti della caduta dei capelli che è bene conoscere.

Indice

Quanti capelli si perdono al giorno?

La caduta dei capelli quotidiana è un fenomeno fisiologico, del tutto normale. Quanti capelli si perdono al giorno? Di solito, una persona che non ha particolari problematiche può perdere dai 70 ai 120-140 capelli al giorno. In particolari periodi dell’anno, la caduta può anche diventare più consistente: è quello che avviene ad esempio nei periodi di passaggio tra la stagione calda e quella fredda.

Ecco che in autunno, tra ottobre e dicembre, la perdita di capelli fisiologica può essere più vistosa. Le cause possono risiedere nei cambiamenti stagionali e climatici, oltre che nell’esposizione al sole durante i precedenti mesi estivi.

Quando la caduta dei capelli è abbondante (oltre i 140 capelli al giorno), è opportuno indagare sulle cause di questa perdita anomala di capelli. Sottovalutare il problema potrebbe solo peggiorare la situazione. Spesso è possibile rallentare la perdita dei capelli osservando buone abitudini e cercando di ridurre al minimo lo stress. In altri casi sarà il tricologo a suggerire, dopo un esame accurato, la cura più adatta contro la caduta di capelli.

Perché assistiamo alla caduta dei capelli?

Il capello segue un ciclo di vita ben preciso: inizia con la fase di crescita chiamata anagen, cui segue la fase di regressione detta catagen e infine la fase telogen, il periodo in cui il capello cade per fare posto a un nuovo bulbo pilifero.

Tuttavia, quando la perdita si fa particolarmente abbondante, oppure, anche in situazioni di perdita fisiologiche, si nota un progressivo diradamento della capigliatura, allora deve scattare un campanello d’allarme. In questi casi, è necessario rivolgersi ad uno specialista per sottoporsi a una visita atta a identificare la causa della caduta e lo specifico trattamento.

Ciclo di vita e caduta dei capelli

Il capello si forma all’interno del follicolo pilifero e, come detto, è caratterizzato da un proprio ciclo di vita suddivisibile in tre fasi distinte:

  1. fase anagen (fase iniziale di crescita del capello);
  2. fase catagen (fase di regressione, in cui il capello si spinge gradualmente verso gli strati più superficiali dell’epidermide);
  3. fase telogen (periodo di riposo e infine caduta del capello).

Questo ciclo di vita mediamente dura circa tre anni, con una crescita mensile di circa 1 centimetro. Al termine del ciclo il capello viene sostituito da un nuovo pelo formatosi nello stesso follicolo pilifero. Questo significa che, in condizioni di normalità, i capelli che cadono sono costantemente rimpiazzati da quelli nuovi in crescita.

Nei casi in cui questo meccanismo di turnover (ovvero di ricambio) si altera, o a causa di una caduta eccessiva o di una perdita troppo contenuta, possono sorgere dei problemi. Le conseguenze possono arrivare fino alla comparsa di vere e proprie chiazze prive di capelli e manifestazioni di alopecia androgenetica.

Caduta dei capelli anomala: le cause

Le cause della perdita di capelli anomala possono essere di vario tipo e includono:

  • carenze di alcuni minerali, oligoelementi e nutrienti, dovute a diete drastiche e squilibrate o problemi di malassorbimento o celiachia;
  • patologie che interessano la cute, quali dermatiti (che possono essere dovute a psoriasi o dermatite seborroica, ad esempio) e alopecia;
  • malattie della tiroide o malattie autoimmuni;
  • cambiamenti ormonali;
  • stress;
  • anemia;
  • alopecia androgenetica, di gran lunga la causa più comune.

In alcuni pazienti, la causa della caduta dei capelli può essere individuata in traumi, interventi chirurgici o terapie intensive, come la chemio.

Cause di caduta capelli nelle donne

Sebbene anche nelle donne sia possibile riscontrare calvizie androgenetica attiva, le cause più comuni di caduta capelli sono rappresentate dai cambiamenti ormonali. Cicli mestruali molto abbondanti (con relativa carenza di ferro), gravidanza e menopausa sono i principali fenomeni che si riflettono sulla salute del cuoio capelluto femminile.

Cause di caduta capelli negli uomini

Negli uomini la calvizie androgenetica rappresenta di gran lunga la causa più comune di perdita dei capelli. Nei soggetti predisposti i follicoli di alcune zone del cuoio capelluto presentano dei recettori per il DHT (diidrotestosterone): questo metabolita biologicamente attivo dell’ormone testosterone interagisce con il follicolo e ne determina la sofferenza, fino alla completa atrofia (scomparsa).

Perdita di capelli continua: attenzione allo stato di salute generale

Una perdita di capelli notevole può essere una manifestazione dello stato di salute generale della persona, così come il segnale di una patologia in corso. L’attenzione che va riposta ai capelli va dunque ben oltre il concetto di semplice estetica.

Ecco perché, quando il problema dei capelli che cadono si protrae per oltre un mese, è fondamentale sottoporsi a un’accurata visita con un dermatologo o un esperto tricologo, il quale impiegherà tecnologie mediche all’avanguardia (come il dermatoscopio), per isolare la causa della perdita di capelli e potrà così definire la strategia terapeutica più idonea.

Caduta dei capelli: i rimedi

La buona notizia è che la caduta dei capelli in molti casi può essere rallentata o addirittura arrestata del tutto, a patto che si impieghino i rimedi più opportuni e che si agisca in tempo: è fondamentale quindi che ci sia una diagnosi in tempi molto rapidi. Generalmente viene svolto un tricogramma e un esame dermatoscopico, per poter valutare il ciclo vitale dei capelli. Il trattamento, di conseguenza, varia da paziente a paziente.

Negli ultimi anni la terapia medica della calvizie ha raggiunto nuovi traguardi. Gli attuali mezzi terapeutici, infatti, consentono di intervenire efficacemente non solo su patologie come l’alopecia androgenetica, ma anche su altre situazioni, meno frequenti ma ugualmente problematiche per la salute dei capelli, come patologie autoimmunitarie, infezioni, malattie del connettivo, ecc.

Oggi, con il semplice impiego di rimedi quali farmaci e procedure poco invasive, è possibile bloccare o rallentare enormemente la progressione dell’alopecia androgenetica, contrastando efficacemente il problema dei capelli che cadono e in molti casi ottenere anche dei notevoli miglioramenti. Di seguito elenchiamo i trattamenti possibili nell’ambito della terapia medica della calvizie.

Terapia farmacologica

Fra i farmaci più “tradizionali” utilizzati per contrastare la caduta dei capelli menzioniano la finasteride ed il minoxidil, che mantengono ancora un significato terapeutico molto elevato. Questi rimedi vanno ovviamente usati e combinati sapientemente a seconda delle caratteristiche del paziente e dal tipo di perdita di capelli che presenta.

  • La finasteride è usata per via generale al dosaggio di 1mg/giorno, per via topica allo 0,1% o al 2,5%.
  • Il minoxidil viene usato localmente al dosaggio del 3% o 5%.

Ultimamente è stato proposto come rimedio anche un altro farmaco, il latanoprost, anch’esso da usare localmente. Il latanoprost in realtà è un collirio, un farmaco che si usa per il glaucoma. Sembrerebbe dare risultati incoraggianti nel trattamento della calvizie androgenetica, ma sono ancora necessari ulteriori studi e approfondimenti.

Si sottolinea ancora una volta, però, l’importanza di un consulto medico prima di intraprendere qualsiasi terapia farmacologia (anche perché i suddetti farmaci necessitano di prescrizione medica).

Terapia farmacologica per le donne

La donna è la candidata ideale per la tricologia e il protocollo medico contro la caduta dei capelli. Le potenzialità di miglioramento nella donna, infatti, sono più elevate che nell’uomo, perché di solito ci sono più margini di intervento dovuti alla correzione di eventuali fattori di caduta non genetici.

Mentre nell’uomo la caduta dei capelli nel 80-90% dei casi è androgenetica, nella donna nel 50% dei casi c’è una concausa organica: carenza di ferro, disturbi della sfera ormonale femminile, disturbi della tiroide, prolattina alta, vitamina D bassa, zinco basso, e così via.

Ecco perché nella donna il percorso terapeutico contro la perdita di capelli viene preceduto sempre da una fase diagnostica molto accurata (che può prevedere esami del sangue, esami strumentali, e così via), in grado di evidenziare le potenziali concause organiche, senza riconoscere le quali il trattamento sarebbe inutile.

Le terapie per la ricrescita abbinate ai protocolli tricologici medici di mantenimento portano a risultati notevoli, a volte eccellenti. Il protocollo anti caduta per le donne in menopausa è identico a quello per l’uomo. In età fertile, il trattamento sistemico con finasteride non è ammesso nelle donne, solo quello locale con minoxidil.

Biostimolazione avanzata contro la caduta dei capelli

Ultimamente nella medicina rigenerativa capelli sono state introdotte nuove terapie che stanno segnando una svolta ulteriore nella lotta alla calvizie. Queste nuove metodiche possono essere raggruppate nell’ambito delle terapie biostimolanti rigenerative avanzate (o biostimolazione avanzata).

Con biostimolazione avanzata ci riferiamo a procedure poco invasive, grazie alle quali è possibile bloccare l’alopecia androgenetica o rallentarne enormemente la progressione. In molti casi si ottengono anche dei notevoli miglioramenti in termini di ricrescita dei capelli.

Ecco le più recenti metodiche di biostimolazione capelli.

Biostimolazione capelli con molecole sintetiche

Per bloccare l’alopecia androgenetica e stimolare la ricrescita dei capelli si utilizzano prodotti di sintesi a lento rilascio, somministrati per via infiltrativa.

Carbossiterapia

L’impiego della carbossiterapia in ambito tricologico consente di stimolare la microcircolazione del cuoio capelluto, con ripresa della ricrescita dei capelli che sono in fase di involuzione, limitandone l’atrofia e la caduta.

Nano Fat Graft

Nel caso del Nanofat Grafting, l’effetto terapeutico di biostimolazione capelli è dato dalle cellule staminali e dai fattori di crescita presenti nel grasso cutaneo, che viene delicatamente prelevato, purificato e poi reinfiltrato nel cuoio capelluto.

PRP su cuoio capelluto

Il PRP, acronimo di Plasma Ricco di Piastrine, è un trattamento infiltrativo di biostimolazione capelli in cui, per stimolare i follicoli del cuoio capelluto del Paziente, si utilizzano le piastrine del Paziente stesso. È da notare, tuttavia, che in Italia non ancora tutte le Regioni si sono dotate di protocolli autorizzativi.

Con la giusta combinazione dei suddetti mezzi terapeutici è possibile ottenere notevoli risultati, che in molti casi permettono addirittura di evitare il Trapianto di Capelli.

Integratori contro la caduta dei capelli stagionale

Il parere di uno specialista è importante anche nel caso di perdita di capelli dovuta a un fenomeno “fisiologico” stagionale: occorre farsi consigliare l’approccio corretto per limitare il problema e favorire la ricrescita dei capelli. Dopo controllo medico, dunque, è stato accertato che si tratta di semplice caduta di capelli stagionale: che fare?

Quando il peggioramento della caduta dei capelli non è legato a malattie specifiche, può essere utile assumere integratori con silicio e amminoacidi solforati, sostanze che funzionano da mattoni della cheratina, ovvero la sostanza che compone e dà corpo ai nostri capelli.

Inoltre, sarà fondamentale garantire all’organismo un apporto adeguato di:

  • magnesio, che accelera i processi del metabolismo delle cellule;
  • selenio, che contribuisce al mantenimento dell’elasticità di pelle e capelli;
  • zinco, che protegge la pelle e i capelli e sostiene la riparazione cellulare.

Altra buona abitudine è quella di utilizzare shampoo e altri cosmetici adeguati alle caratteristiche specifiche dei propri capelli e cute.

Trapianto capelli

Il trapianto capelli può costituire una validissima soluzione al problema dell’alopecia androgenetica (o calvizie). L’autotrapianto capelli negli ultimi anni ha subito delle evoluzioni tecniche enormi che hanno permesso il prelievo ed il reinnesto di un numero molto elevato di Unità Follicolari con un’invasività molto minore rispetto al passato.

Tutto questo grazie ai progressi che si sono registrati nella tecnica FUE (Follicolar Unit Extraction), che hanno reso ormai obsoleta la tecnica classica per il trapianto di capelli, la FUT (nota anche come metodica Strip).

Puoi approfondire modalità e risultati dell’intervento nella pagina dedicata al trapianto capelli FUE.

Trapianto capelli per le donne

L’autotrapianto capelli nella donna si svolge in modo analogo al caso dell’uomo. Purtroppo, però, le donne candidate a ricevere un trapianto di capelli non sono tantissime, perché la calvizie nella donna assume quasi sempre un carattere globale: l’indebolimento dei bulbi, cioè, interessa anche la parte posteriore del capo, andando così a compromettere la zona donatrice dei capelli per l’autotrapianto.

Come abbiamo visto prima, invece, la donna è invece candidata ideale per la tricologia e il protocollo medico contro la caduta dei capelli. Nella donna, le terapie per la ricrescita abbinate ai protocolli tricologici medici di mantenimento portano a risultati eccellenti.

Come prevenire la caduta dei capelli con la dieta

La dieta, pur non essendo decisiva nella prevenzione e cura della calvizie androgenetica, può essere di aiuto se si rispettano alcuni principi.

La cheratina è una delle principali proteine che formano il capello. Per questo ragione, in caso di diradamento o notevole caduta dei capelli, può essere utile introdurre nella dieta quotidiana più alimenti ricchi di proteine.

In tal senso sono fondamentali carne bianca, pesce, uova e legumi. Possono essere combinati con frutta e verdura ricche di vitamine del gruppo B, A, C ed E. Nel periodo primaverile può essere efficace introdurre nel regime alimentare quotidiano anche integratori ricchi di selenio, zinco, rame e biotina.

Caduta capelli: risposte a domande frequenti

NO. I capelli crescono dal follicolo pilifero situato nella cute del cuoio capelluto, perciò tagliarne le estremità (le quali hanno terminato la loro attività vitale) non ha effetti sul ciclo di crescita e di conseguenza non è utile per contrastare la caduta.

NO. Al contrario, le uova contengono proteine indispensabili per il benessere dei capelli, e rendono la chioma robusta e lucente.

Si e NO. Pur non avendo nessuna influenza a livello della papilla e della matrice, l’impacco con olio d’oliva contribuisce a rinforzare le strutture esterne del capello, che assume un aspetto più voluminoso e diventa più resistente agli agenti stressanti esterni (è stato visto, ad esempio, che la resistenza alla trazione aumenta del 8%).

SI. Oltre a invecchiare precocemente la pelle, il fumo impedisce l’assorbimento di sali minerali, vitamine e altre sostanze preziose per la salute del cuoio capelluto.

SI. È provato che l’assunzione sistematica di alcolici è in grado di danneggiare i vasi sanguigni capillari, tramite i quali il nutrimento arriva al bulbo del capello.

SI e NO. L’uso del phon non influisce sulla salute della matrice e della papilla, ma un uso scorretto può peggiorare la struttura esterna del capello.

Normalmente, a una persona in buone condizioni generali di salute cadono dai 70 ai 120-140 capelli al giorno. La caduta può aumentare in alcuni periodi dell’anno, ad esempio in autunno, fase di transizione da stagione calda a fredda.

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Dr. Donato Zizi
Direttore Sanitario

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