Fra 15 anni il 60% della popolazione sarà ultra sessantenne quindi ci troveremo di fronte ad una maggioranza di individui che chiede di restare in forma, in salute e di invecchiare bene e soprattutto lentamente. Ed è per questo che si sente parlare sempre più spesso di Medicina Antiaging, intesa come una nuova branca della medicina che ha come obiettivo la comprensione dei processi di invecchiamento e la prevenzione ed il trattamento dei disturbi e delle patologie correlate.
Invecchiamento: cause e conseguenze
Ma che cos’è l’invecchiamento? E’ un processo di degenerazione e di involuzione progressiva che interessa l’organismo in tutti i suoi organi, apparati e funzioni, che porta al progressivo decadimento delle funzioni vitali. Si tratta di un processo geneticamente determinato. che però può essere rallentato intervenendo sui meccanismi che lo contraddistinguono.
Una delle cause fondamentali dell’invecchiamento è che i processi riparativi dell’organismo, che fino ad una certa età funzionavano in maniera perfetta, cominciano a perdere colpi e non riescono a rigenerare completamente le cellule, le quali sono inevitabilmente danneggiate da processi di usura, ossidazione, esposizione a fattori patogeni esterni ecc.
Non dimentichiamo che tale processo porta inevitabilmente all’insorgenza di patologie croniche di tipo osteoarticolare, cardiovascolare, metabolico, cutaneo, ecc. Proprio a livello cutaneo è possibile assistere direttamente all’evolversi del processo di invecchiamento: la cute, infatti, dalla nascita e per i primi anni di vita si presenta rosea, elastica e vellutata, salvo perdere progressivamente queste caratteristiche per assumere l’aspetto tipico riscontrabile in soggetti anziani. Purtroppo più o meno la stessa cosa accade agli organi interni.
Medicina Antiaging come medicina preventiva
Appare chiaro quindi che la Medicina Antiaging non ha più come oggetto solo il mantenimento della bellezza, ma ha assunto la dignità di una vera e propria medicina preventiva, volta a contrastare tutti quei fattori che sono poi la base patologica delle malattie. Come interviene la Medicina Antiaging nel contrastare il processo di invecchiamento?
L’approccio deve essere obbligatoriamente multidisciplinare. In primo luogo ottimizzando il più possibile lo stile di vita del paziente (nutrizione, attività fisica, qualità della vita) e contemporaneamente ristabilendo l’equilibrio dei sistemi alterati, parliamo degli assi ormonali, dei meccanismi di ossidazione, ecc. coinvolgendo quindi tutte le branche della medicina, dall’endocrinologia alla medicina interna, all’ortopedia, alla cardiologia.
Medicina Antiaging e prospettive
Soprattutto a livello ormonale si stanno compiendo degli esperimenti di supplementazione ed integrazione di alcuni ormoni che tendono a diminuire con l’età; parliamo ad esempio di testosterone, GH (ormone della crescita), melatonina ecc. I primi risultati sembrano molto incoraggianti, ma ovviamente occorreranno molti studi prima di poterne stabilire con certezza l’efficacia e la sicurezza.
Le prospettive più interessanti vengono dagli studi sui meccanismi genetici sull’invecchiamento. Sostanzialmente l’invecchiamento è scritto nel nostro DNA e, presto o tardi, riusciremo ad intervenire su questi meccanismi e a modificarli, in pratica si riscriveranno le leggi della vita. Il bello è che il DNA umano è stato già completamente mappato e, quando sarà anche completamente decodificato, tramite delle tecniche di bioingegneria sarà possibile intervenire sul genoma per sostituire le sequenze di DNA che regolano l’invecchiamento. A questo punto saremo come una delle canzoni più famose di Bob Dylan: Forever Young!